Come scegliere la giusta coclea dosatrice per risparmiare, riducendo gli scarti e aumentando la produttività

In ambito tecnico e industriale la scelta dei macchinari di produzione è fondamentale per ottimizzare i tempi, per garantire la massima qualità del prodotto finito, per risparmiare e quindi ottimizzare il guadagno.

I misuratori in particolar modo rappresentano uno degli strumenti più importanti in tal senso, per evitare sprechi e per garantire un dosaggio dei materiali sempre calibrato e funzionale.

Vediamo quindi insieme come scegliere la giusta coclea dosatrice, da inserire all’interno del proprio processo produttivo, con la finalità di ridurre gli scarti e con conseguente risparmio.

Cosa sono i dosatori a coclea per polveri o granulati?

Tra i vari macchinari per la lavorazione di materie plastiche, la coclea dosatrice è un dispositivo utilizzato per calibrare, con precisione e costanza, una determinata quantità di materiale, sotto forma di polvere o granuli.

I settori applicativi dei dosatori a coclea sono tra i più svariati, possono misurare infatti anche materiali molto diversi tra loro: dalle microplastiche alle polveri di alluminio, così come farina, zucchero, sale, fertilizzanti o sostanze chimiche.

Le dosatrici a coclea vengono quindi utilizzate in diversi settori industriali, tra cui quello alimentare, farmaceutico, chimico, cosmetico, manifatturiero o qualsiasi altro ambito in cui risulta necessario calibrare con estrema precisione la quantità di materiale utilizzato durante la produzione.

Ogni coclea dosatrice è formata da un’elica rotante, che ha lo scopo di spingere il materiale attraverso un tubo – o un canale – fino a condurlo al punto di scarico.

La velocità e rotazione dell’elica sono ovviamente personalizzabili e vengono adattate alle specifiche necessità del processo, per regolare il flusso del materiale, la sua velocità e quantità, e garantire così un dosaggio sempre preciso, evitando sprechi.

Spesso capita però di sentir parlare di “dosatore gravimetrico”: cosa cambia in questo caso?

Cos’è un dosatore gravimetrico?

Rispetto agli altri dosatori, il dosatore gravimetrico è “il top di gamma”: è infatti in grado di garantire una maggiore precisione in fase di misurazione, calibrando il dosaggio direttamente in base al peso del materiale.

Anche la velocità del flusso è maggiormente controllabile, per adattarsi alle diverse esigenze del processo produttivo.

Quindi, quale coclea dosatrice scegliere per ottimizzare la produttività ed evitare sprechi risparmiando?

Dosatrice a coclea: parametri da considerare per la scelta

La scelta di una coclea dosatrice dipende da diversi fattori, derivanti ovviamente dalle necessità del prodotto finito.

  • Tipo di materiale: la coclea deve essere scelta in base alla natura del materiale che deve dosare (la consistenza, la densità e la viscosità…).
  • Capacità di dosaggio: la quantità di materiale che deve essere dosato in un determinato intervallo di tempo influisce sulla scelta. Inoltre, la capacità di dosaggio deve essere coerente con le esigenze del processo produttivo.
  • Precisione di dosaggio: è molto importante per garantire la qualità del prodotto finale e per evitare sprechi. La precisione dipende dalla forma della coclea e dal controllo del sistema di dosaggio.
  • Ambiente di lavoro: il luogo in cui la dosatrice verrà installata può influire sulla scelta del materiale di cui essa è composta. Ad esempio, se l’ambiente è “corrosivo” o comunque “aggressivo”, sarà necessario scegliere una coclea in grado di resistere a tali condizioni.
  • Sicurezza e igiene: se la coclea viene utilizzata nel settore alimentare o farmaceutico, la sicurezza e l’igiene sono fattori critici. La coclea deve essere facilmente pulibile e igienizzabile per evitare contaminazioni.

Una volta considerati tali parametri, sorge però un ulteriore dubbio: le forme e il design della dosatrice incidono sul risultato finale?

Il design della dosatrice a coclea è importante?

La scelta del design della coclea dosatrice dipende principalmente dalle esigenze del processo produttivo e dalle caratteristiche del materiale che deve essere misurato.

Tuttavia, ci sono alcuni fattori importanti da considerare durante la scelta di materiali e forme.

  • La geometria della coclea: deve essere scelta in base alle caratteristiche del materiale da dosare (forma, dimensione e densità). Ad esempio, se il materiale è particolarmente denso, potrebbe essere necessario utilizzare una coclea con un profilo a elica più accentuato per garantire un corretto dosaggio.
  • Il diametro della coclea: dipende dalla quantità di materiale, maggiore è il diametro, maggiore è la capacità di dosaggio.
  • La lunghezza della coclea: deve essere scelta in base alla precisione di dosaggio richiesta e alla quantità di materiale: maggiore è la lunghezza, maggiore è la precisione di dosaggio.
  • I materiali di costruzione: devono essere scelti in base alle esigenze del processo produttivo e alle proprietà del materiale che deve essere dosato. Ad esempio, se il materiale è corrosivo, sarà necessario scegliere una coclea in acciaio inossidabile, resistente alla corrosione.
  • La struttura di supporto: la struttura di supporto della coclea deve essere scelta in base alle esigenze del processo produttivo e alle caratteristiche ambientali. Ad esempio, se la coclea deve essere montata su un supporto mobile, sarà necessario scegliere una struttura leggera, ma al contempo resistente.

I migliori dosatori per polveri e granuli a coclea

Per concludere, le migliori tipologie di dosatori a coclea, distinti in base alla forma, che ne determina ovviamente anche la funzione, sono due: coclee a spirale e monococlee. 

La coclea a spirale, ha un ampio profilo di trasporto e quindi anche un grande potenziale di produttività; grazie al design più aperto, è più adatta per il macinato più grossolano e/o i frammenti di lamina più spessi.

La minor superficie inferiore inoltre evita di far aderire il prodotto e fa sì che la coclea a spirale sia quindi meno suscettibile all’intasamento del profilo di trasporto.

La monococlea con “nucleo” ha invece un profilo attivo più piccolo ed è quindi particolarmente adatta per il dosaggio del granulato.