Restauro auto d’epoca, amarcord (e business) senza tempo
Non importa se fosse una utilitaria, una familiare (sì, allora le chiamavamo così!) o una sportiva. Chi non ha impressa nella propria memoria la vecchia automobile dell’infanzia, dello zio o del nonno, magari la prima con cui ci siamo messi al volante?
Le politiche ecologiche degli ultimi anni ci hanno spinto a sostituire le nostre vecchie automobili con modelli nuovi e meno inquinanti. Abbiamo “sacrificato” anche veicoli ben conservati. Col loro pensionamento è andato agli archivi anche un pezzo di storia del nostro paese, e il valore socio-culturale di vetture “cult”, che hanno segnato un’epoca intera. Oltre che un pezzo di vita, dal valore affettivo inestimabile. Un ricordo che custodiamo gelosamente.
È agli appassionati, o ai semplici nostalgici, che le officine di recupero e restauro di auto d’epoca dedicano le loro attenzioni. Non sono molte, forse, queste officine, ma resistono al tempo e alla crisi: al loro interno meccanici specializzati riescono a riportare autentici pezzi di storia su quattro ruote al loro antico splendore.
foto da articogarage.it
Dal reperimento, montaggio e collaudo di ricambi originali (o compatibili), al restyling del look, con le stesse procedure che venivano eseguite dalle officine dell’epoca. Sono cambiati gli strumenti, certo. Oggi i meccanici e le carrozzerie hanno a disposizione macchinari capaci di garantire magnifici risultati di restauro e messa a punto con poca fatica e poco dispendio di tempo, anche per lavorazioni particolari e complesse come:
- restauri conservativi
- restauri meccanici, del motore e degli impianti di accensione
- granigliatura/sabbiatura di carrozzeria e parti metalliche
- verniciature speciali
- recupero e collaudo di ricambi rari
Negli ultimi anni il business del restauro di auto d’epoca ha risposto a un’esigenza sempre più sentita. Per questo è cresciuto notevolmente, complice anche la progressiva diminuzione di officine “tradizionali”, che tra l’altro non sempre sono in grado – per competenze e strumenti a disposizione – di lavorare su motori di vecchia generazione, spesso completamente privi di componenti elettroniche.
Gli italiani ancora in possesso di vetture vecchie vent’anni o più, però, sono ancora 200 mila.
Queste automobili, anche quelle poco utilizzate su strada, hanno bisogno di interventi e di manutenzioni più frequenti e specifici rispetto alle vetture appena uscite di fabbrica. Sempre più officine si sono attrezzate, o lo stanno facendo – anche con granigliatrici usate con cui lavorare tramite sabbia e aria compressa la scocca dell’auto, gli assi, i dischi dei freni e delle frizioni, riportandoli a nuovo – per dire la propria in questo business.
Certamente, la riparazione di un’auto d’epoca – dal piccolo intervento sulle finiture al recupero totale della vettura – non è alla portata di tutti. Oltre agli strumenti, servono cura, esperienza, competenza. E passione. Tanta passione. Si tratta di mettere mano su pezzi “artigianali”, unici, per i quali non è sempre detto esistano ricambi, con soluzioni tecniche che ormai non si usano più.