Come spendere poco per riscaldare casa
L’efficienza energetica è fondamentale per avere bollette meno care alla fine del mese.
Molti si concentrano solo su caldaie, pompe di calore e sistemi ibridi, ma le scelte che possono farti spendere meno in bolletta sono anche altre.
Ad esempio, selezionare in modo ragionato termosifoni e radiatori può fare la differenza da un punto di vista di efficienza energetica (e anche di estetica).
Ecco i migliori 3 tipi di sistemi radianti da tenere in considerazione per scaldare casa e fare economie.
1. Riscaldamento a infrarossi
Sicuramente una delle tecnologie più all’avanguardia nel panorama attuale, il riscaldamento a infrarossi è quello che permette di risparmiare di più sul lungo termine.
Esso sfrutta l’irraggiamento di onde elettromagnetiche per riscaldare le superfici di un ambiente, e non l’aria. Questo fa sì che la dispersione di calore sia minima, oltre a contribuire ad ambienti asciutti e sani. Infatti, la produzione di calore si concentra in aree determinate e la polvere non viene sollevata nel processo, rendendolo ideale per i soggetti allergici.
Il riscaldamento a infrarossi offre indubbi vantaggi economici. Infatti, se usato in abbinamento all’autoproduzione di elettricità, i costi energetici possono risultare azzerati, o comunque arrivare ad un risparmio di oltre il 50% rispetto ai metodi tradizionali.
A seconda del tipo di impianto o di radiatore il costo è variabile. La spesa iniziale risulterà più elevata rispetto ad altre soluzioni, ma le spese di manutenzione sono minime.
Inoltre, la gamma di applicazioni disponibili sono molteplici. Esistono infatti radiatori a soffitto e a parete, dispositivi mobili con piedistallo e pannelli irradianti, come quelli che si trovano su https://infrarossi.net.
2. Riscaldamento a battiscopa
Anche il riscaldamento a battiscopa ha indubbi vantaggi. Si tratta di un sistema radiante da installare al posto del tradizionale zoccolo.
Per questo motivo, non sono necessarie opere murarie per la sua installazione e risulta pressoché invisibile. Inoltre, non solleva la polvere e permette al calore di circolare in modo efficiente ed omogeneo in tutto l’ambiente.
Un altro vantaggio del riscaldamento a battiscopa è che mantiene i muri asciutti e permette di non sprecare acqua.
Il risparmio che è possibile ottenere con il riscaldamento a battiscopa arriva fino al 30% rispetto a metodi tradizionali.
Per quanto riguarda i costi, si aggirano sui 100 / 140 euro per metro lineare, a cui si aggiungono i costi per la manodopera.
3. Riscaldamento a pavimento
Non esattamente una novità, ma da anni scelto soprattutto nelle nuove costruzioni, il riscaldamento a pavimento utilizza un sistema radiante a pannelli.
Al contrario del riscaldamento a battiscopa, quello a pavimento non ha alcun ingombro e permette di tenere i mobili accostati alla parete senza rischio di deterioramento nel tempo. Il sistema funziona con tubazioni o conduttori elettrici, e le serpentine che irradiano il calore assicurano il funzionamento dell’impianto.
L’unico inconveniente di questo sistema di riscaldamento è la necessità di installare un termostato in ogni ambiente da riscaldare. Nel caso di uno spegnimento completo dell’impianto infatti, si rischia di annullare il vantaggio economico, che si aggira intorno al 25% rispetto ai sistemi di riscaldamento tradizionali.
Anche in questo caso il costo dell’impianto varia in base ai materiali scelti. Generalmente si spenderanno tra i 30 e i 100 euro al metro quadro, a cui si aggiungono i costi di manodopera.